Storia del Porto crocieristico di Messina
Messina è il capoluogo della provincia omonima e la terza città più grande dell’isola di Sicilia, si trova vicino all’angolo nord-est della Sicilia, presso la Stretto di Messina, proprio di fronte a Villa San Giovanni sulla terraferma. Le principali risorse economiche della città sono: il porto (commerciale e militare), dotato di numerosi cantieri navali, l’agricoltura (compresa la produzione di vino e la coltivazione di limoni, arance, mandarini e le olive), e ovviamente il turismo.
Il porto crocieristico è distante poco più di 300 metri dallo storico Hotel Royal Palace, punto di riferimento della città di Messina
Durante il passaggio se, si volesse dare uno sguardo alla città, di certo non si può rimanerne delusi. Messina infatti ha diverse attrattive, tra monumenti, palazzi e bellezze naturali, che vale davvero la pena vedere. Ad esempio non si può non visitare la cattedrale e la sua stupenda torre dell’orologio, il Duomo (del 12 ° secolo), che contiene i resti di re Corrado, signore di Germania e della Sicilia nel 13 ° secolo. L’edificio fu quasi interamente ricostruito nel 1919-1920, a seguito del devastante terremoto del 1908, e di nuovo nel 1943, dopo un incendio provocato dai bombardamenti durante la guerra.
Il suo porto croceristico di Messina è un punto nevralgico della zona del Mediterraneo; attualmente nel corso dell’anno, approdano numerose navi da crociera e la propensione è di un’incremento delle visite per gli anni successivi.
Con circa 453.000
passeggeri il porto passa dall’undicesima posizione del 2017 e del 2018
alla decima nel 2019 e si assesta settimo in Italia nel 2017 per traffico in
transito.
Ai Giorni Nostri
Oggi, grazie alla sua funzione di collegamento con la terraferma, il porto è il primo in Italia per numero di passeggeri, in transito da e per l’Italia, e sesto per traffico crocieristico del Mediterraneo, con un numero annuo crescente di turisti.